Molti partner non sono in grado di gestire in modo responsabile i normali conflitti che possono capitare nel corso della vita insieme. Per questo affidarsi ad uno specialista può aiutare, nella stragrande maggioranza dei casi, a trovare nuove armonie tra i due
Molte coppie in crisi, prima di giungere alla comunque dolorosa decisione di lasciarsi, decidono di intraprendere una terapia di coppia, per tentare di salvare la loro unione. Non tutti però sanno bene a cosa vanno incontro e che tipo di impegno una terapia di coppia possa richiedere. Ecco dunque alcune informazioni che possono aiutare a prendere una decisione consapevole.
È normale che la relazione di coppia cambi nel tempo?
La relazione di coppia non è statica, ma dinamica, nel senso che si trasforma continuamente. Con il trascorrere del tempo infatti, con la frequentazione e la conoscenza fra i due partner, i sentimenti e le emozioni dell’innamoramento si trasformano in un sentimento più profondo, quello dell’amore. La relazione di coppia diventa più stabile e solida, ma le emozioni travolgenti dell’inizio si fanno sempre più sfumate. In una coppia stabile e duratura, molte sono le vicende della vita che insieme dovranno affrontare: l’attraversamento di queste esperienze cambierà moltissimo sia le due persone, sia la loro relazione. In alcuni casi i cambiamenti riguarderanno in prevalenza solo uno dei due; in altri casi li riguarderanno entrambi. Questi cambiamenti, che non sempre vanno nella stessa direzione, possono a volte provocare uno squilibrio molto forte, che può spingere la coppia in una profonda crisi, dalla quale non sempre è facile riemergere.
Esistono coppie felici, che non hanno mai conosciuto una crisi?
Indagini sul campo hanno rilevato che non esiste la “famiglia del Mulino Bianco”: tutti, chi più chi meno, durante la vita di coppia sperimentano conflitti, litigi, momenti di tensione più o meno forti. Le coppie che appaiono più felici tuttavia sembrano avere un segreto: quello di saper gestire i conflitti, con affetto e spirito di amicizia. Le coppie infelici non hanno questa capacità e per questo ad un certo punto della vita decidono di separarsi, senza cercare possibili rimedi, come quello di una terapia di coppia.
In cosa consiste una terapia di coppia?
È un mezzo per risolvere problemi e conflitti che la coppia non è in grado di gestire da sola in modo efficace. Coinvolge entrambi i partner, che chiedono ad un professionista qualificato di discutere insieme i loro pensieri e sentimenti. L’attenzione viene focalizzata sulla relazione e sui cambiamenti che possono essere ad essa apportati, sia nel modo di comunicare, sia negli atteggiamenti da prendere.
Qual è l’obiettivo di una terapia di coppia?
È quello di fornire una nuova chiave di lettura dei comportamenti propri e del compagno, per permetter loro di decidere se hanno bisogno (e desiderano) dei cambiamenti nel loro rapporto e, in tal caso, essere aiutati a metterli in atto.
Cosa succede durante una terapia di coppia?
Entrambi i partner si siedono davanti al terapeuta e discutono liberamente dei loro pensieri e dei loro sentimenti. Il terapeuta è una terza parte, obiettiva, professionalmente preparata, che ascolta entrambi i partner mentre esprimono i loro pensieri e sentimenti e li aiuta a identificare e chiarire le aree problematiche. La maggior parte dei terapeuti inizia con una anamnesi. Il terapeuta chiede informazioni sulla storia della relazione e sulle singole storie dei partner. Ciò consenteal terapeuta di sviluppare una comprensione più profonda. La maggior parte dei terapeuti, terminata l’anamnesi, parlerà della sua impressione sui problemi portati dalla coppia e spiegherà il modo in cui intende procedere per la terapia. La coppia a questo punto può decidere se accettare le indicazioni del terapeuta sull’opportunità o meno di entrare in terapia. Il terapeuta può talvolta agire da mediatore, tentando di chiarire gli equivoci nella comunicazione fra i partner. Questo è spesso difficile da fare da soli in quanto entrambi i partner sono emotivamente coinvolti nella situazione. Il terapeuta può anche aiutare i partner a prendere in considerazione metodi alternativi per gestire le situazioni problematiche.
Una terapia di coppia coinvolge anche i figli?
Assolutamente no: le terapie che coinvolgono anche i figli si chiamano “terapie familiari” e sono diverse, perché si focalizzano sulle dinamiche fra i vari componenti della famiglia e non solo sui due membri della coppia. I figli possono certamente essere colpiti, direttamente o indirettamente, dai problemi di coppia che stanno affrontando i loro genitori.
È possibile che essi diventino ansiosi e inizino a manifestare dei problemi, anche se non tutte le loro difficoltà derivano necessariamente da quelle dei loro genitori. Le difficoltà dei figli tuttavia possono migliorare man mano che la relazione della coppia migliora, per cui, prima di portare i figli in terapia per problemi conseguenti alla crisi dei genitori, è meglio tentare una terapia di coppia.
dottor Luigi Di Mauro
pedagogista e counselor olistico
specialista in terapie familiari